Il marketing della finta scelta


La meccanica della vendita, in questo pianeta, funziona in questo modo: davanti a un determinato problema (vero), si dà alle persone la possibilità di scegliere tra due soluzioni (false) che hanno un costo generalmente molto diverso.
Ogni cosa, si presenta tra due alternative, che sono "il peggio" e il "leggermente meno peggio" per poi aggiungere la frase magica, che deve essere SEMPRE PRESENTE, e che predica "altre alternative non ci sono".
In teoria tu stai scegliendo, tra due cose che hanno un costo e che sembrano soluzioni non perfette, ma comunque la parte importante del discorso, che guarda caso, ti fornisco gratis è quella dove ti dicono che "non esiste nient'altro che queste due opzioni".
E' chiarissimo in politica, tu devi scegliere sempre tra uno stronzo o un pezzo di merda, ma le alternative sono quelle. Purtroppo la frase non vera è proprio l'ultima, ma non ci si fa caso, perché sembra fuori dal discorso (anche se giustifica le altre due).


Guardate dei semplici esempi:
Sei miope?
Puoi portare gli occhiali, lenti a contatto o fare chirurgia. La miopia viene causata da una deformazione durante la crescita del globo oculare e non è possibile farla regredire.
Il  messaggio importante "falso" è l'ultima affermazione.

Hai un ernia?
O ti metti le mutande di contenzione o fai chirurgia. Alternative non ci sono perché l'ernia non si chiude in altri modi.
Il  messaggio importante "falso" è l'ultima affermazione.

Hai freddo ai piedi?
Porti scarpe normali, stivali o scarpe da tennis. Non esiste altra scelta, qualcosa devi portare altrimenti ti si gelano i piedi.
Il soggetto della comunicazione è sempre l'ultimo e mai il primo

Hai la cellulite?
Puoi usare creme, massaggi, fare sport o fare chirurgia perché la cellulite da sola non va via.
Il  messaggio importante "falso" è l'ultimo. Solo se credi veramente che la cellulite "non va via" puoi decidere di spendere i soldi negli altri prodotti.

La meccanica pubblicitaria
Il messaggio che si intende comunicare è sempre quello che si dà per scontato, quello che si dice chiarendo un concetto che tutti sanno, un qualcosa di superfluo dal quale la frase potrebbe assolutamente prescindere ma che comunque nella frase c'è pur sembrando senza importanza.

Si tratta della parte "che si vuole comunicare". Si tratta del motivo vero della comunicazione. Non so se avete visto in TV quel programma dove si vede un allenatore che prende sotto braccio un ragazzino/a obesa, pieni di problemi, complessi e paure per rimetterlo in forma.

Quando il messia si maschera da "Divo, diva"
Il programma fa vedere sempre lo stesso copione: ragazzo che non ha voglia, che si sforza, che non riesce ma poi grazie all'incoraggiamento degli allenatori riesce comunque a dimagrire e ad essere contento. La famiglia è sempre obesa o incapace di aiutare il ragazzo.
Alla fine del programma l'allenatore, allenatrice si affeziona moltissimo al ragazzo e si dimostra (nonostante single, militare, fanatico del fitness e della vita "non familiare" più idoneo a fare il padre degli stessi genitori). Perché non in grado di trattare i figli con la dovuta severità.

Si tratta di un attacco alla famiglia tradizionale. Il vero motivo della serie è dimostrare che un maniaco dello sport, del fitness o della forma perfetta è un padre migliore del proprio genitore. In realtà, queste persone che devono stare tanto attente alla linea, al fisico e all'allenamento non riuscirebbero a fare il genitore nemmeno per un mese senza impazzire ma la serie è fatta per "mettere in evidenza" quanto possono essere bravi nel farlo.

Le risposte
  1. Sono miope ma la miopia regredisce facendo esercizi, fino a scomparire.
  2. Ho un ernia, ma si chiude facendo semplici esercizi
  3. Ho freddo ai piedi ma camminando correttamente posso prescindere dalle scarpe
  4.  Ho la cellulite perché ho camminato male tutta la vita, camminando correttamente va via in 3 mesi.
  5. Sono un genitore, non sono perfetto ma le trombette rifatte da palestra e i succhiacazzi dell'esercito stanno bene nell'esercito e non dentro casa mia. Se li voglio li vado a cercare ma per allenarmi non per fare da genitore sostituto ai miei figli.

Le alternative ci sono e se non esistono me le invento, ma comunque per il culo da te non mi faccio prendere. Un giorno finirete di riempire di merda i nostri schermi.

Cordialità
Gustavo Guglielmotti

3 commenti:

  1. Bellissimo, soprattutto il finale, come sempre dentro l'acidità che ti contraddistingue in tutti i tuoi (simpatici) ragionamenti.

    Federico

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    1. Ciao Federico, grazie delle parole, saluta da parte mia quei incapaci per cui lavori.

      Gustavo

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  2. Non so chi di voi a comperato il libro nelle librerie online ma se mi scrive può usufruire della promozione "un libro in regalo".

    Gustavo

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